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I NOSTRI CORSI

2022

 

Casa Tabor - San Zeno di Montagna

Casa Tabor - San Zeno di Montagna (VR)
Corso di Pasqua

13 / 19 aprile

MARIA DI NAZARETH
La donna, la credente, la tutta santa

Dott.ssa R. GIORGI - Prof. Don F. MANZI

La Vergine Maria, Madre di Dio, la cui venerazione attraversa ogni secolo della storia cristiana, ha per ciascuno un’immagine prediletta, forse anche intima legata ad affetti personali. Ma che cosa sappiamo di lei? Che cosa ci hanno trasmesso le testimonianze di fede cristallizzatesi nei Vangeli e le visioni dell’Apocalisse? E poi: quale immagine possibile per restituire tutto ciò che possiamo dire di lei? L’arte ha elaborato nei secoli numerosissime immagini. Esploreremo insieme agli artisti di ogni tempo la fede dell’umanità nei confronti di Maria, la tutta santa, Madre di Cristo e madre di ogni uomo, l’Immacolata, l’avvocata… Misteriosamente influenzate dalle immagini mariane della Bibbia, riplasmate dall’iconografia della tradizione ecclesiale, le visioni dei tre pastorelli di Fatima sono state un modo materno della Madonna per sospingere la Chiesa e il mondo verso suo Figlio.

 

8 / 14 agosto

L’ELOGIO DELLA BELLEZZA
Percorsi tra arte, cinema e architettura

Prof. P. A. DALL'ASTA SJ - Dott.ssa A. PREVEDELLO

La bellezza è una dimensione fondamentale dell’essere umano. Armonica o dionisiaca, solare o inquieta, da sempre essa ha indicato all’uomo la direzione per incontrare il divino. Attraverso un percorso interdisciplinare, il corso offrirà numerosi spunti per riflettere sulla bellezza stessa della vita. Se il critico e teologo dell’arte Andrea Dall’Asta SJ commenterà alcuni capolavori dell’arte e dell’architettura, sia antichi che contemporanei, Arianna Prevedello, scrittrice, animatrice culturale e responsabile della formazione per ACEC, presenterà alcuni film che situeranno queste tematiche nel contesto attuale secondo i linguaggi cinematografici.

 

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Monastero di Camaldoli - Arezzo

Monastero di Camaldoli - Arezzo

18 / 24 giugno

NELLE TERRE DI AREZZO CON PIERO DELLA FRANCESCA

Dott.ssa R.GIORGI

“Piero della Francesca, pittore da Borgo San Sepolcro”, così è inizialmente definito dall’aretino Giorgio Vasari che, nella sua nota opera sulle Vite dei pittori, lo esalta quale “maestro raro e divino nelle difficultà de’ corpi regolari e nella aritmetica e geometria”. L’attento studio della geometria, l’applicazione della matematica unite all’osservazione della realtà e la restituzione in pittura della bellezza del creato sono alcuni dei filoni che permettono di conoscere il grande Piero della Francesca. Sarà un privilegio poterlo fare immergendosi nelle stesse terre dove è nato o dove ha vissuto e operato: Borgo San Sepolcro, Monterchi, e Arezzo, le principali e imprescindibili mete per conoscerlo a fondo e alcune delle tappe fondamentali della vita e dell’operato di uno dei più grandi, straordinari ed enigmatici artisti del Rinascimento italiano.

 

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Casa Madonna della Pace - Assisi (PG)

Casa Madonna della Pace - Assisi (PG)

11 / 17 luglio

IL DESIDERIO INCOLMABILE
La vita umana tra distanza e sogni di compimento

Dr. P. BARTOLINI - Prof. P. B. PRELLA O.P.

Al cuore dell’esistenza vi è un paradosso che riguarda il nostro rapporto con l’origine. Il desiderio che ci muove, nella sua tensione verso una pienezza insondabile, sa che non è prevista nel nostro tempo una coincidenza ultima con il suo “oggetto” (se fosse possibile verrebbe cancellato definitivamente proprio il desiderio e il gioco delle differenze che lo suscita) e fa esperienza che non tutti i nostri desideri sono autentici ed alcuni anzi sono negativi. Ne derivano molteplici conseguenze che riguardano l’amore, la spiritualità, la politica e la cura di sé. Si tratta allora di esplorare la natura insatura del desiderio, le sue contraddizioni e il respiro vasto che lo anima, stimolando una presa di consapevolezza che accompagni la nostra avventura umana verso un ripensamento radicale del nostro posto nel mondo. Tutto questo per imparare a far convivere la distanza incolmabile e la gioia dell’incontro.

 

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Santuario della Madonna di Pietralba - Nova Ponente (BZ)

Santuario della Madonna di Pietralba - Nova Ponente (BZ)

14 / 20 luglio

LA FRATERNITA’ FRA LA MUSICA E LA BIBBIA:
I CANTICI LUCANI

C. BERTOGLIO - Prof. P. P. GARUTI O.P.

Nei primi capitoli del Vangelo secondo Luca sono incastonati tre grandi cantici che, riallacciandosi alla tradizione veterotestamentaria, aprono via via delle prospettive spirituali, umane e religiose tipicamente evangeliche. Nel contesto narrativo in cui si rivela l’incarnazione di Cristo come ingresso del Dio fatto uomo nella genealogia e nella storia umane, il tema della “fraternità” (di cui tutta la Bibbia è intessuta) si spalanca a nuove dimensioni: da quella carnale a quella legata alla Legge, a quella segnata dalla Grazia, in una progressione che anche i tre Cantici dimostrano. Dal cantico di Zaccaria (il Benedictus) a quello di Maria (il Magnificat) a quello di Simeone (il Nunc dimittis), la poesia (cantata) si innesta sulla tradizione e sboccia in una contemplazione nuova. Il corso proporrà un’esegesi dei tre Cantici nel loro contesto biblico e nelle loro prospettive spirituali, affiancandone un’interpretazione musicale attraverso la lettura di alcune celebri composizioni musicali basate su di essi (da Bach a Byrd, da Palestrina a Purcell, da Josquin a Gounod…), la cui guida all'ascolto sarà proposta in termini sia musicali sia teologici.

 

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Priorato di Saint Pierre -  Saint Pierre  (AO)

Priorato di Saint Pierre - Saint Pierre (AO)

18 / 24 luglio

RAGIONE E SENTIMENTO
Storie di architettura e musica tra Sette e Ottocento

Prof. A.G. CASSANI - M° G.F. MODUGNO

Verso la seconda metà del Seicento, con Claude Perrault in Francia, e, nel Settecento, con l'abate Lodoli e Piranesi in Italia, nasce un dibattito che mette in discussione l'autorità degli Antichi in fatto di principi architettonici. La "fantasia" appare come l'unico possibile presupposto della bellezza, ma, allo stesso tempo, si fa strada la necessità di ritrovare nuove regole basate su "logica" e "funzionalità". Chi più di tutti riunirà in sé Ragione e Sentimento sarà, in Germania, Karl Friedrich Schinkel, una sorta di Goethe dell'architettura. A dimostrare che Illuminismo "razionalistico" e Romanticismo "fantastico", al fondo, sono le due facce d'una stessa medaglia. Analogamente in musica irrompono le figure di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert che in pochi decenni di irripetibile, vertiginosa furia creativa decretano che solo grazie al linguaggio musicale da loro stessi coniato l’impossibile connubio tra ragione e sentimento può avere luogo. E donano all’umanità un repertorio che da allora abbellisce e consola con la sua profonda bellezza la miseria dell’esistenza umana.

 

 

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Eremo di Montecastello  -  Tignale (BS)

Eremo di Montecastello - Tignale (BS)

21 / 27 luglio

NOI E GLI ALTRI. POSSIBILITA’, PAURE E TRASFORMAZIONI

Prof. M. AIME - Dott.ssa E. MUJČIĆ

Chi è l’”Altro”? Perché è Altro? In cosa è diverso da noi? E lo è per davvero? È sempre un confine che determina un’alterità e nella maggior parte dei casi è proprio quel confine a generarla. Perché esistano gli “altri” occorre innanzitutto creare un “noi”, tracciare quella linea che ci separa, per sentirci simili. Il tracciamento di un confine è però un’arma a doppio taglio: se da un lato ci divide da quelli che consideriamo diversi, dall’altro ci impedisce di essere noi, qualcosa di diverso. La storia è ricca di esempi di liti, scontri, guerre, stragi nate per un’idea (sbagliata) di diversità come fonte di pericolo e dell’altro come icona di ogni male. Questo percorso si propone di rileggere, attraverso casi ed esempi diversi, le modalità di costruzione e di rappresentazione dell’Altro e le possibili declinazioni di questo gesto, che a volte può causare molto dolore.

 

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Certosa di Pontignano - Castelnuovo Berardenga  (SI)

Certosa di Pontignano - Castelnuovo Berardenga (SI)

24 / 29 luglio

CONCETTO E STORIA DELL’UTOPIA

Prof. M. CACCIARI

Che cosa contraddistingue l’utopia da un racconto fantastico? E vi è una forma di utopia prima del Moderno? Utopia è, da un lato, paradigma di una civitas perfetta, dall’altro progetto culturale-politico. Essa presuppone l’abbattimento o la trasformazione radicale dello stato di cose esistente. In nome di che cosa? E quali sono i fattori della trasformazione che essa individua? La forma utopica svolge un ruolo essenziale nel Politico contemporaneo, per concludersi nel momento della sua apparente massima affermazione, con la svolta epocale segnata dal ’68.

 

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Abbazia di San Benedetto in Valledacqua  -  Acquasanta Terme  (AP)

Abbazia di San Benedetto in Valledacqua
Acquasanta Terme (AP)


27 luglio / 2 agosto

LA MUSICA E IL PERTURBANTE

Prof. M. DONA' - M° P. MAURIZZI - M°G. TESINI

Il corso affronterà diverse questioni legate all’esperienza musicale. Un percorso trasversale, dunque, che non intende seguire lo svolgimento cronologico della storia; un percorso che si soffermerà piuttosto su alcuni tra i fondamentali nodi teorici chiamati in causa dalle grandi esperienze musicali della modernità: da quello del perturbante a quello del rapporto con le altre arti e con la vita quotidiana, dalla questione adorniana del musizieren alla grande rivoluzione operata dalle avanguardie del primo Novecento (considerata soprattutto analizzando la loro complessa e contraddittoria relazione con il “passato”); per chiudere quindi con una delle riflessioni più alte sul fenomeno musicale, quale si sarebbe rivelata quella proposta da Friedrich Nietzsche. Due sottili fili legano le scelte dei brani che verranno presentati, il rapporto con il passato e il perturbante. A volte queste due tracce si legano intimamente. Dalle rivisitazioni di Tartini di Dallapiccola e Kreisler, all’armonizzazione della Ciaccona bachiana di Schumann e della sua imponente Sonata in re minore. Dall’ambigua Sonata postuma di Ravel al gigantesco affresco dei 24 Preludi di Lera Auerbach, attraverso la Fantasia di Carl Philip Emanuel Bach, e la tormentata Sonata in fa minore di Prokof’ev si proporranno percorsi decisamente poco battuti.

 

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Abbazia di Maguzzano  -  Lonato (BS)

Abbazia di Maguzzano - Lonato (BS)

1 / 7 agosto

LA SOLITUDINE: PESANTE CONDANNA O VIA VERSO L’AUTENTICITA’?
Uno sguardo dal punto di vista filosofico, pittorico e musicale

M.G. BIANCHI - Prof. M. FREDDI

La solitudine al giorno d’oggi è temuta e vissuta come esperienza gravosa, perché nell’epoca postindustriale l’umanità, nonostante la globalizzazione e le comunicazioni multimediali, tende a rinchiudersi nell’atomismo, nell’individualismo e nell’isolamento. La filosofia però non l’ha mai condannata, riscontrandone piuttosto le potenzialità positive ed edificanti. Il corso, centrato prevalentemente sugli ultimi due secoli, presenterà in ogni incontro opere pittoriche attinenti ai temi trattati.
La solitudine abita diversi luoghi della musica. Solo è il cantore che si accompagna con la tiorba nel “recitar cantando” del primo Seicento. Solo è il Prometeo ribelle dipinto da Beethoven, nel quale forse l’autore tedesco si identificava. Solitario è il pianoforte sulla ribalta del palcoscenico. La solitudine è cantata in numerosi melodrammi, attraverso le figure di donne abbandonate quali Didone, Violetta e Butterfly, fino all’epopea del “diverso” incarnata da personaggi come Rigoletto e Otello. Vi è infine la solitudine dell’asceta, del viandante, del folle, del santo e troviamo, accanto alla solitudine dolorosa, quella felice. Ripercorreremo questi e altri luoghi musicali della solitudine per mezzo di ascolti guidati e comparati, al fine di meglio comprendere le potenzialità della musica come amplificatore dei sentimenti, scandaglio da gettare nelle profondità della nostra anima.

 

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Santuario di Vicoforte  -  Mondovì  (CN)

Santuario di Vicoforte - Mondovì (CN)

11 / 17 agosto

LA BELLEZZA NEI VIZI CAPITALI

Prof. P. G. BARZAGHI O.P. - Sr. M. P. D. GOBBO O.P.

La bellezza non è un vizio, ma esiste il vizio della bellezza. E non è una cosa cattiva. Il vizio della bellezza non è annoverato tra quelle sette capitali sciagure che per antonomasia son detti vizi. Superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia e accidia: qui non c’è! E allora perché chiamarla vizio? Perché a volte chiamiamo “vizio” anche una cosa buona per vezzo retorico: “Ho il brutto vizio di commuovermi per il troppo bene che incontro...”. Per non vantarsi di essere virtuosi. E così la bellezza è un “vizio” buono: ha l'abitudine di affacciarsi anche velatamente ovunque. L’arte ne è il veicolo privilegiato. Andiamo alla scoperta di come l’arte raffigura i vizi capitali, perché quelle belle immagini del brutto sono un condensato di filosofia e teologia: una pedagogia all’incanto!

 

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Casa di Spiritualità San Martino di Tours  -  Vittorio Veneto (TV)

Casa di Spiritualità San Martino di Tours - Vittorio Veneto (TV)

14 / 20 agosto

L’ALTO VENETO: ARTE, STORIA, CIVILTA’

Prof. S. ZUFFI

Il nome di Vittorio Veneto ricorda l’epopea della Prima Guerra Mondiale, ma un soggiorno nella alta provincia di Treviso è un’occasione preziosa per comprendere l’importanza che la Terraferma ha avuto nell’arte e nella cultura del Veneto. Avremo modo di conoscere con calma i monumenti e le vicende di Vittorio Veneto (combinazione di diversi borghi antichi, ciascuno dei quali con caratteristiche proprie) e di visitare la vicina Conegliano, immersa nel paesaggio dei vigneti del prosecco, da qualche anno entrati nella lista del Patrimonio dell’Umanità. In parallelo, negli incontri in aula, affronteremo le figure di grandissimi protagonisti dell’arte veneta con un forte riferimento sul territorio: Cima da Conegliano, Giorgione da Castelfranco, Tiziano da Pieve di Cadore, Canova da Possagno.

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Centro di Spiritualità e Cultura  -  Marola di Carpineti  (RE)

Centro di Spiritualità e Cultura - Marola di Carpineti (RE)

18 / 24 agosto

IL SIMBOLICO E LE SUE METAMORFOSI TRA ARTE E PENSIERO

Prof. A. BRANDALISE - Prof. F. VALAGUSSA

Come per l’edificazione di una cattedrale, la costruzione di una cultura comporta tempi lunghi. Cercare di amalgamare tra loro i diversi modi di sentire delle generazioni e i differenti punti di vista attorno a cui si costituiscono i gruppi e le cerchie sociali rappresenta un compito immane: non si tratta di un semplice processo di omologazione, bensì di allestire uno sfondo condiviso sul quale possano, invece, risaltare le peculiarità di ciascuno. La configurazione di una civiltà dipende da una straordinaria carica simbolica che consenta alle diverse componenti artistiche e religiose, alle istanze della tradizione, alle forze e agli impulsi provenienti dai singoli individui di interagire e confrontarsi reciprocamente trovando un punto di sintesi. Da Platone a Giovanni evangelista, da Meister Eckhart a Dante, a Spinoza cercheremo di capire quali siano le dinamiche del pensiero simbolico nei vari contesti della tradizione occidentale attingendo anche ad autori come Nietzsche, Rilke, Pessoa e Warburg.

 

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Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana  -  Serra S. Abbondio (PU)

Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana - Serra S. Abbondio (PU)

22 / 28 agosto

LA SINTONIA CON LA VITA:
RINNOVARE L’ESISTENZA E LA SOCIETA’

Prof. F. LOPES - Prof. R. MANCINI

La vita è un dono misterioso e frainteso. Non ne conosciamo l’origine né la destinazione. La tradizione dell’Occidente ha sempre sovrapposto alla sua realtà principi e logiche prodotte dalla mente umana. Ma che succede se, invece di cercare il senso della vita, si riconosce il senso nella vita stessa, purché sia accolta e vissuta come comunione? La nostra civiltà globale è giunta sull’orlo dell’autodistruzione per aver misconosciuto questo compito. La transizione ecologica, se dev’essere autentica e integrale, non si dà senza la conversione del modo di esistere e di convivere nella società. Non c’è transizione senza conversione di civiltà. Quali sono le scelte e i comportamenti propizi alla vita e quali quelli che la tradiscono? Nel corso tenuto da Filomeno Lopes e da Roberto Mancini viene proposta una ricerca su tali questioni, nella consapevolezza del fatto che, ovunque noi siamo giunti, la vita vera può sempre avere inizio. Un punto di vista africano e uno europeo dialogheranno in questo viaggio per approssimarsi alla felicità possibile.

 

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Istituto Canossiano San Trovaso  -  Venezia

Istituto Canossiano San Trovaso - Venezia

26 / 30 agosto

PAROLE PER IL NOSTRO DOMANI

Dott.ssa G. CARAMORE - Prof. A. DE ROSA

Nella cornice della bellezza brumosa e avvolgente della città di Venezia, non esente dalle tensioni che percorrono il nostro tempo, esploreremo il significato di alcune parole sedimentate in frammenti della nostra tradizione, proiettandole nella dimensione di un possibile domani. Amicizia, Nostalgia, Perdita, Desiderio. Come possiamo tenerle vive avendo davanti a noi un futuro così drammaticamente incerto? Potranno esserci di aiuto? A quali immagini o letture o storie ci appoggeremo? Agostino De Rosa, cogliendo le opportunità visive che offre Venezia, ci mostrerà il senso dell’amicizia a partire da “La visione di Sant’Agostino” del Carpaccio presso la scuola di San Giorgio degli Schiavoni; la nostalgia di mondi lontani, in particolare dell’Oriente, muovendo dal portale d’ingresso dello Iuav (Facoltà di Architettura) progettato da Carlo Scarpa; il senso della perdita accompagnandoci – tra cecità e visione – nel giardino-labirinto dedicato a J. L. Borges alla Fondazione Cini nell’isola di San Giorgio. Gabriella Caramore, attingendo a testi della tradizione classica e altri della contemporaneità, mostrerà come ciascuna di queste parole possa offrire opportunità nuove di elaborazione per il nostro domani, nella convinzione che ogni nostro sentire è connesso al pensiero, e ogni pensiero è sedimentato nella materia del sentire. Come dice Fernando Pessoa: “Ciò che in me sente, sta pensando”.

 

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Eremo SS. Salvatore dei Camaldoli  -  Napoli

Eremo SS. Salvatore dei Camaldoli - Napoli

30 agosto / 4 settembre

C’E’ UNA VOCE NELLA MIA VITA
Laboratorio di lettura ad alta voce

Dott.ssa M. CASALBONI

C'è una voce nella mia vita,
che avverto nel punto che muore;
voce stanca, voce smarrita,
col tremito del batticuore.
(Giovanni Pascoli)

Sull’importanza, l’utilità, la bellezza, perfino il valore terapeutico del leggere ad alta voce, anche da soli, sono stati scritti i proverbiali fiumi d’inchiostro. Per chiunque abbia la passione della lettura, della voce, del teatro, della poesia e delle storie da ascoltare e regalare, questo laboratorio propone un approccio fatto di “assaggi” e “carotaggi” che coinvolgeranno direttamente i partecipanti: saranno proposti testi molto diversi per genere e sapore, dalla poesia in endecasillabi a esempi di verso libero, dal romanzo alla prosa poetica; ovvero da Leopardi a Sanguineti, da Pinocchio a Chandra Livia Candiani e ad altri esempi e suggestioni che potranno di volta in volta essere suggeriti in corso d’opera. I testi diventeranno pretesti per scandagliare ritmi e colori, vibrazioni della voce e delle emozioni, musicalità, chiarezza e senso, ma anche per sondare la capacità di sguardo e di ascolto del lettore nei confronti dello spettatore, perché ogni atto di espressione è anche, sempre, un atto di relazione con l’altro.

 

30 agosto / 5 settembre

LE SFIDE DEL DIGITALE: LA SOSTENIBILITA’ D

Prof. P. P. BENANTI tor - Prof. S. MAFFETTONE

Accanto alle numerose conseguenze positive -connesse alle nuove tecnologie- si sono fatte più pressanti le preoccupazioni loro legate. Esse riguardano in primo luogo la tutela della nostra privatezza e della stessa libertà individuale, nel momento in cui la protezione della salute pubblica appare in stretta relazione con strumenti invasivi come le ‘app’ per il tracciamento dei contatti e dei passaporti vaccinali. Un problema del genere è comunque più generale in tempi in cui l’uso privato di dati collettivi diviene sempre più sistematico; cosa quest’ultima che provoca una comprensibile necessità di analisi del fenomeno che abbiamo battezzato “sostenibilità D”, cioè sostenibilità digitale. L’oggetto della sostenibilità digitale è -nella nostra visione- costituito dai problemi derivanti dal complesso delle conseguenze sociali, morali e politiche dovute all’impatto straordinario della rivoluzione digitale nelle nostre vite. Nel seminario proveremo a mettere a tema queste sfide, che sono già il nostro presente.

 

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