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Abbazia di Maguzzano

Abbazia di Maguzzano

Lonato
(Brescia)

Sorge su una collina morenica del Comune di Lonato da cui si ammira un pittoresco panorama del lago di Garda e delle colline e montagne circostanti. L’abbazia ha una storia millenaria caratterizzata da un alternarsi di tempi floridi e momenti di decadenza e abbandono. L’attuale complesso architettonico, affiancato alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, è stato costruito nel 1493-96 dai monaci benedettini. La sua origine è però molto più antica. Risale infatti al IX secolo la prima abatiola benedettina che sorgeva nei pressi della via Gallica. Dopo alterne vicende, nel 1904 l’abbazia venne acquistata da una comunità di frati trappisti Cistercensi francesi provenienti dall’Algeria, che la fecero rifiorire con la ripresa delle attività di numerose famiglie contadine del territorio. Nel 1938 essi decisero di venderla e di ritirarsi nell’abbazia di Notre Dame d’Aiguebelle in Francia. Don Giovanni Calabria, il sacerdote veronese fondatore della Congregazione dei Poveri Servi e delle Povere Serve della Divina Provvidenza, poi canonizzato nel 1999, venuto a conoscenza della loro intenzione di venderla, la acquistò per farne una comunità di accoglienza. Così ancor oggi l’abbazia può continuare a vivere e a prestare il suo servizio di casa di spiritualità e centro ecumenico e per il dialogo interreligioso.

 

www.abbaziadimaguzzano.it

 

Come arrivarci:

IN TRENO: Arrivo alla stazione ferroviaria di Brescia e da lì nostro servizio pullman.

IN AUTO: Autostrada A4 – uscita Desenzano. Alla rotonda sotto il cavalcavia seguire le indicazioni per Lonato, dopo 2 km. sulla destra seguire le indicazioni per Maguzzano.

 

 

I CORSI

12 / 18 agosto

VITE E DESTINI

Dott.ssa G. CRAMORE - Prof. C. SPADONI

Nella dispersa episodicità di una vita ci sono momenti in cui è possibile rintracciare i distinti bagliori della storia. Ci metteremo alla ricerca di quei momenti, a volte drammatici, altre volte quasi impercettibili, in alcune figure del Novecento particolarmente significative, per capire il rapporto che intercorre fra una singola esistenza e la società, la storia, il tempo in cui quella esistenza è collocata. Nel tempo che scorre, talvolta è difficile cogliere gli istanti decisivi. Ed è problematico capire la relazione tra la libertà di decidere e la necessaria resa a un destino. Ma è un esercizio che si può provare a fare, per capire quanto può essere necessaria una lotta, e quanto può essere vana, e quale equilibrio possiamo cercare fra le interne spinte che provengono dai nostri desideri e la ‘realtà rugosa’ che a volte li esalta, a volte li frena. Ripercorreremo le vite di alcuni protagonisti del secolo passato che si sono espressi in diversi ambiti della vita sociale, culturale e artistica: da Endre Ady a Simone Weil, da Pavel Florenskij a Germaine Tillion e molti altri.

 

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