homepage / info e contatti / mailing list / archivio

 

I CORSI

I DOCENTI

I LUOGHI

 


 

eugenio riccomini

EUGENIO RICCOMINI


E’ nato, per caso, in Sardegna oltre settant’anni fa, il giorno della sciagurata conquista di Addis Abeba. Ha vissuto a Roma, a Viterbo, a Parma, a Torino, a Venezia. Non ha un campanile che sia davvero suo, e parla solo dialetti appresi a scuola. Il solo campanile che s’è scelto non ha campane, ed è doppio: sono le due torri di Bologna. Qui è stato allievo di Carlo Volpe, e amico di Francesco Arcangeli, che gli hanno insegnato un poco di storia dell’arte. Il resto l’ha imparato disegnando dall’antico, girando per musei, e soprattutto facendo l’impiegato dello Stato negli uffici pubblici che badano alla tutela e al restauro delle opere d’arte: nelle Soprintendenze di Venezia, Bologna, Ferrara e Parma. Per diversi anni si è trovato ad insegnare ai giovani nelle università: dapprima in Sicilia, e poi in Lombardia; con risultati discutibili sul piano accademico, ma suscitando qualche entusiasmo, qua e là. Ha condotto ricerche e scritto libri, come tutti: due sulla pittura a Ferrara nel Seicento e nel Settecento, due o tre sul Correggio, e poi sulla pittura settecentesca nel Ducato di Parma. Ha inoltre organizzato mostre, piccole e anche enormi: una su Donato Creti a New York, una su Annibale Carracci ed una, nel 1979, sull’arte del Settecento emiliano. A Bologna ha fatto anche il vicesindaco e l’assessore, stando sempre dalla parte che i più ritengono sbagliata e senza avvenire. Di ciò si consola pensando di stare, però, dalla parte giusta. E girando per musei, palazzi e chiese (e moschee, e sinagoghe), in folta compagnia, a godersi la bellezza racchiusa là dentro, come in un’oasi.

 

back ai docenti


copyright©2009