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Monastero di San Leonardo al Palco

Monastero di San Leonardo al Palco

Prato

Il Monastero ha origine alla fine del 1300 “sul monte del Palco”, quando il mercante Francesco di Marco Datini vi comprò poderi e case. Sulla metà del Quattrocento la Comunità di Prato diede la proprietà ai frati dell’Osservanza che fin dal 1425 l’avevano richiesta per costruirci chiesa e convento. Con i francescani riprende un’intensa attività costruttiva: essi, infatti, edificarono la Clausura, le celle e gli altri annessi conventuali attorno ad un chiostro con colonne in stile ionico e conclusero la costruzione con la chiesa ad una sola navata. Sulla metà del Seicento vennero effettuati una serie di ampliamenti tra i quali la costruzione di un secondo chiostro in stile tuscanico. Questo luogo fu sempre molto amato dalla cittadinanza pratese; il convento e la chiesa furono arricchiti di opere d’arte e conobbero sempre le premure affettuose dei pratesi e la loro devozione. Nel 1956 il Monastero fu acquistato dalla Diocesi di Prato; oggi la cura della struttura è affidata ai Ricostruttori nella preghiera con l’obiettivo di farne un polo culturale, ecumenico e interreligioso.

www.sanleonardoprato.it

 

Come arrivarci:

IN TRENO: arrivo alla stazione ferroviaria di Firenze S.M. Novella e da lì nostro servizio pullman.

IN AUTO: Uscire al casello di Prato Est; Seguire a sinistra per il centro; Uscire alla prima uscita: viale della Repubblica; Proseguire fino in fondo a viale della Repubblica e passare sotto al ponte della ferrovia; Dopo il ponte della ferrovia imboccare la seconda uscita della rotonda immettendosi su viale Borgo Valsugana (la rotonda ha una forma particolare, molto ovale…percorrerla come se si dovesse tornare indietro e uscire prima di passare nuovamente sotto il ponte della ferrovia); Alla quinta rotonda imboccare la prima uscita immettendosi su via Miniati; La seconda a sinistra è via del Palco; Proseguire fino in fondo alla via e percorrere tutta la salita; Al primo bivio prendere a destra; Il secondo cancello sulla destra è quello del Monastero.

 

I CORSI

31 marzo / 6 aprile

MARIA DI NAZARETH
la donna, la credente, la tutta santa

Dott. ssa R. GIORGI - Prof. don F. MANZI

La Vergine Maria, Madre di Dio, la cui venerazione attraversa ogni secolo della storia cristiana, ha per ciascuno un’immagine prediletta, forse anche intima legata ad affetti personali. Ma che cosa sappiamo di lei? Che cosa ci hanno trasmesso le testimonianze di fede cristallizzatesi nei Vangeli e i racconti delle visioni dell’Apocalisse, sulla scia delle profezie dell’Antico Testamento? E poi: quale immagine possibile per restituire tutto ciò che possiamo dire di lei? L’arte ha elaborato nei secoli numerosissime immagini a partire da quella della Madre che certamente è la più indagata. Esploreremo insieme agli artisti di ogni tempo (dagli ignoti dei primi secoli del cristianesimo, a quelli più vicini a noi, senza mancare passaggi sulle più famose opere del Rinascimento e del Barocco), la fede dell’umanità nei confronti di Maria, la tutta santa, Madre di Cristo e madre di ogni uomo, l’Immacolata, l’avvocata… Misteriosamente influenzate dalle immagini mariane della Bibbia, riplasmate dall’iconografia della tradizione ecclesiale, le visioni dei tre pastorelli di Fatima sono state un modo materno della Madonna per sospingere la Chiesa e il mondo verso suo Figlio.

 

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