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Oasi Virginia Bracelli

Oasi Virginia Bracelli

Città della Pieve
(Perugia)

La Casa di accoglienza per spiritualità e cultura, gestita dalle Suore della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario è situata a 508 m. s.l.m. nel cuore verde dell’Umbria. Offre silenzio, serenità e pace, con giardini all’interno degli antichi camminamenti militari lungo le mura. La struttura sorge in pieno centro storico di Città della Pieve ed occupa diverse unità abitative, in precedenza di proprietà della famiglia nobile Orlandi-Cardani. Alcune sale conservano tuttora decorazioni del XIX-XX secolo. Fu inaugurata nel 1898 dal Vescovo Giovanni Tacci e in seguito denominata Istituto S. Cuore per l'Educazione delle giovani e dei bambini e affidato alle Suore. Accanto vi è l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, che custodisce l’affresco de “L’adorazione dei Magi” del Perugino.

www.suorealmontecalvario.it

 

Come arrivarci:

IN TRENO: arrivo alla stazione ferroviaria di Orvieto e da lì nostro servizio pullman.

IN AUTO: Autostrada A1 uscita Chiusi - Chianciano. Proseguire in direzione Città della Pieve percorrendo la SS71. L'Oasi si trova in Corso Vannucci 42.

 

I CORSI


1 / 7 aprile

LA PERSONA: FRONTIERA ESISTENZIALE PER L’INCONTRO

Prof. Sr. M.E. ASCOLI - M° C. FORLIVESI

Immediata e urgente la domanda fondante di ogni esistenza umana: chi sono? In essa sono racchiuse tutte le inquietudini esistenziali che a volte sembrano prostrarci come in un limbo senza risposte. La persona è un luogo d’incontro, con Dio, con se stessa e con ogni altro tu, senza dimenticare tutta la creazione che sempre è luogo della meraviglia per chi nel silenzio sa ancora contemplare. Tenteremo di aprire una finestra sulla riscoperta di ciò che il vivere moderno ha in gran parte offuscato della musica spirituale come espressione del pensiero, recuperando l’introspezione dei testi sacri e l’acquisizione di un diverso senso dell’ascolto sia interiore che cosmico, anche grazie ad alcuni concerti dal vivo. Un percorso dunque che passa attraverso i suoni composti della musica sacra - che è una delle più immense e somme opere di espressione sociale e personale mai realizzate dall’umanità - intessendo attraverso ascolto e riflessione la più profonda realizzazione dell’unione tra corpo e anima (S. Ildegarda di Bingen).


 

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