Villa Santa Maria Fornovo
Fornovo di Taro
(Parma)
Collocata sulle colline nelle vicinanze di Fornovo e attraversata dalla Via Francigena, a m. 200 s.l.m., in posizione panoramica sulla vallata del fiume Taro, la struttura è immersa nel verde e caratterizzata da una invidiabile tranquillità. Originariamente era una casa padronale con terreni e casa colonica, concessa in affitto alla parrocchia nel 1955 per ospitare i primi Esercizi spirituali. Successivamente la casa fu acquistata dalla parrocchia e gradualmente furono incorporati altri terreni limitrofi e si aggiunsero nuovi ambienti, destinati alla preghiera, agli incontri, alla meditazione, al soggiorno formativo, fino alla veste attuale di vera e propria Casa di spiritualità. Il luogo che ci ospita è funzionale agli scopi del corso, si trova cioè in posizione ottimale per raggiungere le località che saranno meta delle visite esterne.
Come arrivarci:
IN TRENO: arrivo alla stazione ferroviaria di Parma e da lì nostro servizio pullman.
IN AUTO:
• per chi proviene da Parma da s.s. 62 della Cisa, entrati nella frazione di Riccò, svoltare a sinistra in direzione Spagnano, poi svoltare alla seconda strada a destra (strada Magnana)
• per chi esce dal casello Autostradale Fornovo A15, dirigersi a destra sul ponte del fiume Taro e seguire le indicazioni per Parma; superato il paese di Fornovo ed entrati nella frazione di Riccò, svoltare a destra in direzione Spagnano, poi svoltare alla seconda a destra (strada Magnana).
I CORSI
15 / 21 giugno
IL RINASCIMENTO A PARMA CON I CAPISCUOLA:
ALL’INCONTRO CON CORREGGIO E PARMIGIANINO NELLA LORO TERRA
Dott. R.GIORGI
Staremo non lontano da Parma per riscoprire come questo centro, già vivo e ricco nel Quattrocento, visse anni di splendore quando importanti città (da Firenze a Ferrara, da Urbino a Bologna, a Mantova), videro tempi duri. Ecco che la provincia emiliana ci offrirà un percorso tracciato da due figure tutt’altro che “provinciali” nel vasto panorama della storia dell’arte: Antonio Allegri detto il Correggio e Francesco Mazzola, detto il Parmigianino. Ne potremo gustare le opere tra musei e cattedrali, tra monasteri e castelli, riannodando i fili che hanno legato la storia con l’arte, le grandi famiglie e la Chiesa con i pittori, e la vivacità e l’operosità emiliana dando forma ad un variopinto, colto e animato Rinascimento.
