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Istituto Domus Ciliota

Istituto Domus Ciliota

Venezia

Situato vicino a Campo Santo Stefano, a 100 m. da Palazzo Grassi e a 10 minuti a piedi da Piazza S. Marco, l’Istituto Ciliota fa parte di un ex Monastero delle Agostiniane fondato dal Patriarca Card. Maffeo Girardi nel 1488 e poi interdetto da Napoleone nel 1806. Il sacerdote Don Pietro Ciliota, dal quale le deriva il nome, nel 1822 riaprì gli spazi del monastero per accogliere ragazze povere da istruire nei fondamenti del sapere e ancora oggi l’Istituto Ciliota in una parte della Casa ospita studenti universitari. Completamente restaurata nel 1999, la Casa offre agli ospiti che vengono a Venezia camere dotate di ogni comfort e un’accoglienza degna dello splendore della Città.

www.ciliota.it

 

Come arrivarci:

IN AEREO:

IN AUTO E IN TRENO: Da Piazzale Roma (per chi arriva in auto) e dalla stazione ferroviaria Venezia S. Lucia (per chi arriva in treno), vaporetto n. 2 – fermata S. Samuele.

 

 

I CORSI

1 / 5 settembre

INCONSCIO E RESPONSABILITA’

Dott.ssa E. PATTIS ZOJA - Prof. L. ZOJA

Freud, a cui dobbiamo l’idea di inconscio, paragonò la psiche a un iceberg: un decimo è visibile, gli altri nove sono sommersi. Ma proprio urtando quelli affondano le navi. Quindi devono interessarci. Non possiamo rendere cosciente tutto l’inconscio, ma possiamo raggiungere più consapevolezza. È un compito morale, non solo clinico. Svolgeremo il tema seguendo due percorsi: individuale e collettivo. Eva Pattis illustrerà come la psiche sia auto-regolata. I sogni e la immaginazione attiva “propongono” quello che è stato trascurato e accumulato nell’inconscio. Si possono anche localizzare le parti del corpo che trattengono immagini inconsce, ricordi, emozioni represse. Le percezioni corporee aiutano ad espandere e trasformare le modalità abituali della coscienza. Luigi Zoja percorrerà la storia d’Italia alla ricerca di un “inconscio collettivo”. Di cultura italiana si può parlare dal Primo Canto della Divina Commedia: Dante definisce l’Italia umile, per la prima volta e per sempre. Con Umanesimo e Rinascimento il paese fu al vertice del mondo. Da allora ad oggi, l’Italia è stata sia tutto sia niente. Se diventava arrogante, sprofondava; da umile tornava al primato. Un esempio: per la critica, il neorealismo – cinema degli umili - del dopoguerra fu il migliore del mondo.

 

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