Eremo SS. Salvatore
dei Camaldoli
Napoli
L’Eremo è stato fondato nel 1585 nel punto più alto dei Campi Flegrei, su una collina (m. 485 s.l.m.) da cui si gode un bellissimo panorama di Napoli e del suo golfo. Il complesso monastico rispecchia i canoni dell’architettura cinquecentesca del tardo Rinascimento campano e la Chiesa barocca, a una navata, ha dipinti e affreschi di importanti pittori del XVII secolo.
Accanto alla Chiesa inizia un vialetto che porta alle celle e agli orti dei Monaci, mentre un altro sentiero conduce al Belvedere dei Camaldoli.
Oggi lo storico cenobio è retto dalle Suore di S. Brigida che offrono ospitalità e accoglienza secondo l’attitudine ecumenica del loro Ordine. I fedeli possono partecipare all’ufficiatura monastica delle Lodi e dei Vespri.
Come arrivarci:
IN AEREO: arrivo all'aereoporto di Napoli e da lì servizio di taxi.
IN TRENO: arrivo alla stazione ferroviaria di Napoli e da lì servizio di linea (filobus) o taxi.
IN AUTO: Autostrada A1 uscita Napoli, prendere la Tangenziale di Napoli in direzione Fuorigrotta uscita N.8 (Camaldoli). All'uscita percorrere via Jannelli e successivamente Via S. Ignazio di Lojola fino all'incrocio con Via
dell'Eremo. Svoltare quindi a sinistra e percorrere tutta la strada (in leggera salita) fino all'ingresso dell'Eremo, situato alla fine della
strada.
I CORSI
29 agosto / 4 settembre
MUSICA E DESTINO
Beethoven e il carattere di un’epoca
M° M. GUIDETTI - Prof. R. MORDACCI - M° G. TESINI
Nel periodo tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, musica e filosofia vivono la loro stagione di massima intimità. La grande musica del Settecento permea i salotti, la vita dell’élite intellettuale e quella del popolo, delle nazioni. Il punto di maggior contatto fra le due “arti” (la filosofia è “l’arte del pensare rigoroso”) è sul piano estetico-morale, in particolare sulla questione del genio, un tema che già affiora nell’estetica di Kant. Più precisamente, il fulcro comune fra musica e filosofia è il tema del carattere: come si forgia un’identità forte, riconoscibile, unica? E quale ruolo ha il senso estetico nel plasmare un carattere virtuoso? Così, Beethoven fa affiorare nella musica il carattere temperato, tenace, coraggioso e saggio. Di una saggezza eroica, mai data come acquisita ma sempre riguadagnata nella lotta e nella ripresa. Nella nostra attualità viene da chiedersi cosa e quanto abbia da insegnarci la musica di Beethoven. Queste riflessioni, durante la settimana, saranno accompagnate e guidate come da un filo conduttore, da quattro concerti con musiche di Bach, Chopin e naturalmente Beethoven.