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GIOVANI

 


 

I NOSTRI CORSI

2011

 

casa di accoglienza san ponziano

Corso di Pasqua
San Ponziano - Spoleto
20 / 26 aprile

IL CANTO GREGORIANO

Prof. N. ALBAROSA - Dr. M. CASADEI TURRONI MONTI

Mai la storia dell'Occidente musicale, per quanto ricchissima di capolavori, ha potuto sfiorare in materia liturgica la grandezza del canto gregoriano, che rappresenta notoriamente il canto liturgico per eccellenza della Chiesa Cattolica di rito romano. Si tratta del suo specifico monumento d'arte musicale diretto alla sublime dignità della celebrazione. Frutto di un processo di vera e propria geniale combinazione di repertori preesistenti, la sua storia a partire dal sec. VIII non si è più interrotta, malgrado abbia potuto vivere fasi varie ed anche subire contaminazioni. Il modo odierno di eseguirlo è frutto di due grandi riforme: la prima con inizio in Francia, nel monastero benedettino di Solesmes, alla metà del sec. XIX, con la riscoperta delle grandi fonti medioevali; la seconda alla metà del sec. XX, con la riscoperta delle leggi del ritmo specifico. Si può dire quindi che oggi siamo in grado di rivivere al meglio lo status del repertorio e della sua grandezza, anche grazie all’ascolto di alcune esecuzioni.


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monastero di camaldoli

Camaldoli - Arezzo
29 aprile / 3 maggio

LA DIVINA COMMEDIA PER IMMAGINI

WOLFANGO

Il corso vuole essere un’interpretazione particolarissima dell’Opera per eccellenza di Dante Alighieri. Dopo una lezione introduttiva sull’Illustrazione, il M° Wolfango presenterà e commenterà la sua visione delle 100 immagini da lui realizzate (una per canto), relative alle tre Cantiche della Divina Commedia, Inferno, Purgatorio e Paradiso. Le immagini verranno presentate sia nel loro insieme che con molti particolari ingranditi al vero. A completamento del corso, Fabiana Giordano, attrice, leggerà passi della Divina Commedia.


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Monastero di Santa Croce di Fonte Avellana

Monastero di Fonte Avellana - Pesaro/Urbino
20 / 25 giugno

MARCHE PREZIOSE:
LE GEMME DI LOTTO E RAFFAELLO

Dott. R. GIORGI

Una terra particolare quella delle Marche che, nel corso dei secoli ha dato i natali o ha accolto artisti indiscussi. Se Lorenzo Lotto, nativo di Venezia, ha scelto di stabilirsi nelle Marche, qui è invece nato Raffaello Sanzio. In fondo ognuno di questi due grandi artisti ha potuto godere degli stessi paesaggi, della stessa natura, della stessa operosità dell’accogliente animo marchigiano. Ognuno, con il proprio percorso ha maturato un’arte propria e inconfondibile. Oltre ad approfondire la conoscenza di questi rappresentanti di due particolari aspetti del Rinascimento in lezioni monografiche, ci si dedicherà a mirate visite nei luoghi natii o di maggior produzione, alla ricerca di quelle opere rimaste in loco e conservate proprio come gemme preziose.


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Monastero di San Giuseppe

Monastero di San Giuseppe - Assisi (Pg)
11 / 17 luglio

L’ENIGMA DELL’AUTOCOSCIENZA PERSONALE
TRA RIFLESSIONE FILOSOFICA E RICERCA PSICOANALITICA

Prof. C. SINI - Dr. G. ZUCCHINI

Dove la filosofia si arresta e tace lì si mette in moto il caravanserraglio della follia e la filosofia deve farsi clinica e cioè inclinarsi sopra l’angoscia e la violenza: l’antologia delle malattie della mente (fobia, ossessione, paranoia, schizofrenia, melancolia, mania, ecc.) mostra occulti e confusi gli statuti ontologici della realtà e del sogno, dell’ io e del non-io, del vero e del falso, del bene e del male, dell’ eternità e del tempo. Ed è qui che la filosofia incontra la psicoanalisi, a sua volta bisognosa di filosofia per legittimare i suoi strumenti teoretici e metodi operativi. La genesi dell’autocoscienza e la struttura della persona, l’origine del Sé (G.H.Mead), il mondo interpersonale del bambino (D.N.Stern) tra verbale e preverbale, l’individuo sociale; la coscienza e l’inconscio (S.Freud), l’oggetto transizionale (D.W.Winnicott), il cambiamento catastrofico (W.R. Bion): questi gli argomenti sui quali dialogheranno il filosofo e lo psicoanalista.


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Eremo di Montecastello

Eremo di Montecastello - Tignale sul Garda (Bs)
13 / 19  luglio

IL PENSIERO E L’ESPERIENZA DEL SILENZIO

Prof. C. BARACCHI - Prof. R. MANCINI

Questa settimana è dedicata all’incontro con il silenzio nelle sue dimensioni filosofiche ed esistenziali. Considereremo innanzitutto il silenzio che pervade la parola e ne sostiene l’articolazione. La filosofia greca, già con Platone ed Aristotele, declina il silenzio come limite del discorso e della ragione, riconoscendo una forma di saggezza immediata, non discorsiva, altra dal sapere scientifico-dimostrativo. Mediteremo quindi sul silenzio che pervade la vita rivelandone le profondità risonanti. In tale esperienza di fondamentale ricettività sorge il senso che orienta e rigenera, e si rende possibile la singolare scoperta della libertà. L’ascolto del silenzio e l’apertura all’altro che viene nutrono la ricerca filosofica come pure l’atto creativo e poetico, il lavoro su di sé e il percorso dell’individuazione, fino all’esperienza mistica e illuminativa. Verranno proposti anche esercizi filosofico-spirituali, in parte ispirati alle pratiche elaborate da Pierre Hadot.

 

27 agosto / 2 settembre

FARE L’ITALIA, FARE GLI ITALIANI

Prof. B. MAIDA - Prof. G. OLIVA

Tra il 1859 e il 1860 "nasce" l'Italia: grazie alla qualita' di una classe dirigente di assoluto livello raccolta attorno a Camillo Cavour, grazie alla combinazione di politica regia e di movimentismo garibaldino, grazie ad una congiuntura internazionale favorevole, il 17 marzo 1861 diventa realta' cio' che sino ad allora era stato semplice auspicio intellettuale. Ma il 1861 non e' una data conclusiva: "fatta l'Italia" occorre "fare gli Italiani", dare identita' nazionale e senso di appartenenza comune a chi, sino ad allora, era stato diviso in percorsi storici, politici e culturali diversi.E' questa la storia dei decenni successivi, quelli che la storiografia chiama "eta' liberale".


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Santuario Madonna di Pietralba

Santuario della Madonna di Pietralba - Nova Ponente (Bz)
18 / 24 luglio

LE EMOZIONI E LA MUSICA
Un viaggio dentro l’anima

G.F. MODUGNO - Prof. V. RIGUZZI

Le emozioni sono per l’anima, la psiche, il destino o il carattere di un uomo, a seconda della prospettiva da cui le si guarda, non soltanto muse e compagne di viaggio nella vita, ma parte integrante della natura umana. Esaltate, denigrate, represse o liberate da ogni condizionamento, nel corso della storia hanno goduto del massimo rispetto come anche subito il più severo discredito. L’arte ha talvolta preteso di comunicare emozioni che non si ritenevano degne di essere espresse, pagando spesso con l’incomprensione dei contemporanei. Un filosofo ed un musicista affrontano cinque emozioni fondamentali che saranno dunque trattate dal punto di vista psicologico e filosofico per il loro ruolo di “motore primo” nella vita interiore, e da un punto di vista culturale per le infinite rappresentazioni che la musica di ogni tempo è stata in grado di offrirne. Un breve ma quasi possibile viaggio dentro l’anima illustrato tramite relazioni e concerti serali (con musiche che vanno da Bach ai nostri giorni), un tracciato in cui l’emozione da condizione soggettiva diventa codice universale dell’umanità.

L'entusiasmo
La malinconia
L’indifferenza
La rabbia
La gioia

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Abbazia di Novacella

Abbazia di Novacella - Bressanone (Bz)
23 / 29 luglio

L’EDIFICAZIONE DI SE’
Istruzioni sulla vita interiore

Prof. S. NATOLI - Prof. p. B. PRELLA O.P.

La felicità è il fine dell’esistenza. E’ un’idea antica, ma non solo. Comunemente, si ritiene che sia fatta di attimi e non è falso: in greco, felicità si dice, infatti, eutuchia, “buona sorte”, ma anche eudaimonia, “demone favorevole”. Ogni uomo ha, infatti, un suo demone e solo se lo segue può trovare la via. Così intesa, la felicità più che un sentimento si configura come un bene stabile, che può essere attinto solo applicandosi alla perfectio sui, lavorando per la realizzazione di sé secondo la propria natura. Per farlo, è necessario acquisire competenza del proprio desiderio, mettersi in sintonia con se stessi, con gli altri, con il mondo. Non si può, infatti, essere felici da soli. E le morali sono criteri d’orientamento, rendono coerenti tra loro le condotte e quindi compatibili le libertà. Sono, dunque, strategie di riuscita e perciò di felicità: rendono possibile la pratica della giustizia e garantiscono con essa il bene della concordia. Chi crede in Dio trova sostegno nell’amore misericordioso del Padre per il Figlio, che consente di abbandonarsi a Lui con fiducia. L’accettazione di questo sguardo di fede permette ai fedeli di considerarsi “uomini e donne nuovi”, perché guidati dallo Spirito donato, che, liberati dalla paura del peccato e della morte, si edificano su Cristo fino a lasciarsi identificare a Lui e in Lui divenire “pietre vive” della Chiesa per un Mondo nuovo, nella giustizia e nella verità.


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Santuario di Sant'Ignazio

Santuario di S.Ignazio - Lanzo Torinese (To)
25 / 31 luglio

LA CRISI ETICA E SOCIALE DEL NOSTRO TEMPO

Prof. F. CHICCHI - Prof. M. RECALCATI

Si indagheranno le ragioni individuali e collettive della crisi etica che attraversa la nostra Civiltà. Sociologia e psicoanalisi sono due chiavi di lettura dell’attuale sbriciolamento dei legami sociali. Perché nel nostro tempo è sempre più difficile stare insieme in uno spazio comune ? Perché i legami tra gli esseri umani sono sempre più precari da costituire e da abitare ? Quali sono le cause individuali e sociali del nichilismo ipermoderno ? Quali sono le forme prevalenti del disagio attuale della Civiltà e quali le possibilità di contenerlo ?


Santuario di S.Ignazio - Lanzo Torinese
25 / 31 luglio

DIO SENZA DIO

Prof. Mons. P. CODA - Prof. G. GIORELLO

L'esperienza cristiana, in ascolto dei segni dei tempi, ha riscoperto la forma "trinitaria" del proprio vissuto nei risvolti pratici e sociali, cogliendo proprio nella sua identità teologale il principio della laicità della sua testimonianza e proposta. Il Dio Trinità si staglia come il Dio che è già venuto tra gli uomini e che sempre di nuovo viene nel dramma e nella profezia della storia, alimentando l'invocazione di quei cieli nuovi e terra nuova in cui abbia stabile ed efficace dimora la giustizia. Contrariamente a quanto suggerisce un'immagine assai diffusa, l'ateismo verrà presentato non come una dottrina o un corpus di asserzioni o "dimostrazioni" della non esistenza di Dio ma come un insieme di esercizi spirituali che mirano a mettere alla prova le nostre capacità di ragionamento e di libertà intellettuale. E d'altra parte, come escludere che l'ateo sincero non possa essere toccato dalla Grazia del Signore? Come recita il Corano, "in verità, Egli è clemente e misericordioso".


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Centro di Spiritualità Piccole Suore della Sacra Famiglia

Centro di Spiritualità
Piccole Suore della Sacra Famiglia
Castelletto di Brenzone (Vr)

27 luglio / 2 agosto

CREATIVITA’, FRA MUSICA E PSICOANALISI

M. GUIDETTI - Dr. F. LOLLI - M°G. TESINI

Cosa rende un quadro, una scultura e in particolare una composizione musicale un’opera d'arte? Che relazione c'è tra creazione, sublimazione e prodotto artistico? In che modo l'atto creativo si manifesta nella composizione musicale? E il bello? Esiste come tale o è solo il frutto del gusto di un'epoca? L'analisi e l'ascolto guidato di composizioni di Bach, Beethoven, Schumann, Brahms, Szymanowski, Ravel, Stravinsky orienteranno la riflessione su questi interrogativi e, attraverso lo strumento psicoanalitico, si tenterà di evidenziare come alla base dell'atto creativo stia la necessità dell'essere umano di rappresentare l'irrapresentabile, di dire l'indicibile, di velare e, al contempo, svelare le questioni che maggiormente incalzano il soggetto.


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Istituto Ciliota delle Suore Bambine

Istituto Ciliota - Venezia
31 luglio / 5 agosto

IL PENSARE FILOSOFICO

Prof. M. CACCIARI - Prof. D. MANCINI

Se ci chiediamo a cosa serve la filosofia e perché sia bene praticarla, non possiamo fare a meno di ripensare alla risposta che a tali domande ha dato Aristotele: la filosofia per l’uomo è il bene più alto in quanto non ha altro scopo che se stessa, realizza la natura umana nel modo più autentico ed è capace di darci la massima felicità nella vita. Per questo il filosofo greco diceva, con tono quasi categorico, che si “deve” fare filosofia. Dopo tanto tempo, siamo ancora convinti che questo invito perentorio debba essere raccolto poiché pensare filosoficamente vuol dire vedere la realtà in un certo modo e vivere alla luce di questa visione. Senza questo sguardo che attraversa il reale per scorgerne il senso, ci troveremmo in una condizione di estrema, immobile povertà. Se poi questo pensare confini con la felicità o scopra inquietudini che non si quietano, è tutto da discutere. Il pensare filosofico e il suo significato per noi saranno dunque il filo rosso del corso in cui si metteranno in luce diversi stili di pensiero con riferimento a testi filosofici significativi di filosofi antichi, moderni e contemporanei.


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Santuario di Vicoforte

Santuario di Vicoforte - Vicoforte (Cn)
8 / 14 agosto

LA CONTEMPLAZIONE IN MUSICA

Prof. p. G. BARZAGHI O.P. - M° V. SAVANT LEVET
Prof. L. WUIDAR

Oggi non manchiamo di niente -chissà poi fino a quando-, eppure manchiamo di tutto. Possedere il mondo e aver perso se stessi equivale ad aver perso tutto, anche il mondo. E a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere, secondo la celebre espressione evangelica. Ma come è possibile possedere se stessi così da possedere tutto? Il possesso di sé non è questione di potere o di dominio. E' più una questione spirituale. E lo spirito gioca più nei suoni che nelle parole. Così che anche le parole più care si ricordano per il suono della voce che le ha pronunciate. Nel suono nasce il gioco della contemplazione. E il gioco contemplativo dei suoni è la musica. Una melodia è la traccia delle parole più intense. Il corso propone una riflessione teologica, filosofica e musicologica sul senso della musica. In serata si terranno concerti organistici con brani di J.S.Bach, G.Frescobaldi e C.Franck.


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Abbazia di Vallombrosa

Abbazia di Vallombrosa - Vallombrosa (Fi)
14 / 20 agosto

ARTE E MUSICA NEL SETTECENTO

Prof. E. RICCOMINI - M° G.F. MODUGNO

Dopo il successo della passata stagione, nella quale avevano esaminato alcuni aspetti dell’arte e della musica romantiche, uno storico e critico dell’arte e un musicista si incontrano nuovamente per illustrare con relazioni e concerti serali alcuni temi comuni alle arti figurative e alla musica nel settecento. Grazie all’arte di Fragonard, Canova, Goya e alle musiche di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert sarà possibile cogliere il mutamento di gusto che dall’illuminismo porta verso le tensioni romantiche.


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Monastero di Santa Scolastica

Monastero di Santa Scolastica - Subiaco (Roma)
21 / 27 agosto

IN ARTE... MOSE’
La figura ed il ruolo di Mosè nella musica e nell’arte

C. BERTOGLIO - Dott. R. GIORGI - Prof. S. ZUFFI

Mosè, figura centrale della religione ebraica e di quella cristiana, funge da ispiratore di numerose opere d'arte che sottolineano, volta per volta, aspetti particolari della sua vita, della sua missione, del suo ruolo nel popolo di Israele come liberatore, guida e portatore della Legge, come anticipazione della figura messianica anche in vista della sua presenza nella scena evangelica della Trasfigurazione. Il corso porrà in luce le diverse sfaccettature della personalità di Mosè come è stata vista dai diversi autori musicali e da pittori e scultori che l'hanno affrontata: fra di loro, particolare attenzione sarà dedicata alle versioni musicali di Haendel, Rossini e Schoenberg, e alle immagini prodotte in ogni tempo, dal IV secolo a Michelangelo e a Botticelli, agli artisti veneti del Cinquecento, al di qua e al di là delle Alpi.


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Eremo SS.Salvatore dei Camaldoli

Eremo SS. Salvatore di Camaldoli - Napoli
23 / 29 agosto

SEDOTTA E ABBANDONATA: L’ANIMA E LE SFIDE DELLA CIVILTA’ DEL CONSUMO

Prof. A. LO PRESTI - Prof. p. M.T. REALI O.P.

La visione materialista s’insidia sottilmente in molti aspetti della nostra vita di ogni giorno, determinando situazioni oltre il normale controllo della nostra coscienza. Questo materialismo non corrompe solo in modo seducente il rapporto con le cose e fra gli esseri umani, ma demolisce anche l’idea di persona, del suo disegno nel creato, del suo destino nel cosmo. L’errato rapporto con i beni distrugge l’idea stessa di Bene, per cui è necessario domandarsi: quali sono i fondamenti della definizione di persona nella società? Quali culture e quali iniziative aiutano a gestire le molteplici dipendenze da tutto ciò che possediamo? E per gradi successivi, ci domanderemo: esistono realmente i messaggi subliminali nella pubblicità? Quali valori e quali virtù l'etica assegna all'individuo nei nuovi stili di vita? Proveremo a comporre un affascinante itinerario di riappropriazione della persona in un corretto uso dei beni quotidiani e in relazione al raggiungimento del Bene, inteso come progetto vitale nel quale ogni creatura trova piena realizzazione.


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Abbazia di San Benedetto in Valledacqua

Abbazia di San Benedetto in Valledacqua - Ascoli Piceno
29 agosto / 4 settembre

LE TONALITA’ DELLA MUSICA E I COLORI DELLA FILOSOFIA

Prof. P. G. BARZAGHI O.P. - M° C. MAZZOLI
G. SERRADIMIGNI

Tu credi proprio che uno possa capire la vita se non sa vedere i suoni e ascoltare le forme? Sì, sì hai proprio inteso bene la domanda. Qui si tratta di vedere con l’udito e ascoltare con la vista. Quasi quasi sembra una assurdità, ma non lo è. I grandi esteti sono fatti così, hanno queste capacità. I grandi poeti, i grandi musicisti e così via. E pretendono altrettanto da chi li apprezza. E’ come se dicessero: vieni dentro i miei occhi, vieni dentro le mie orecchie. E lì si vede che cosa vedono e come vedono, che cosa sentono e come sentono. E il loro modo di sentire è proprio quello lì: sono capaci di vedere la silhouette di un suono e di ascoltare una figura. Sanno evocare con i suoni le forme e con le forme i suoni. Le fughe di Bach sono geometrie sonore; le sinfonie di Beethoven sono paesaggi colorati. Si diviene poeti vedendo i suoni e ascoltando le forme in una contemplazione che non si stanca mai. E le tonalità dei suoni rispecchiano quei colori che la filosofia immagina come cromatismi delle emozioni dell’anima, cioè della vita in tutte le sue sfumature. Utilizzando per primo, nel Clavicembalo ben temperato, tutte le ventiquattro moderne tonalità, Bach assegnò implicitamente a ciascuna di esse un carattere che Beethoven confermerà, dando loro una ulteriore definizione.


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